Podobne

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sime vivanda con tanta letizia aúte che io né voglio né te-
nere mi posso d uno dubbio che al presente m è nella
mente caduto a vvoi discoprire, parendomi doverne es-
sere prestissimamente contento e chiarito. [71] E bene a
mme è sommo contentamento e piacere che, presente
tanto oneste matrone e di somma reverenza degne, quel-
lo si dichiari, imperò che tocca a lloro come a nnoi. Ma
non ostante il mio piacere niente direi che con vostra
grazia e pace io non dicessi, aspettando che in vostra
consolazione a mme il comandiate  .
[72] Udito tutti così dire a Allessandro, piacevolmen-
te fu detto che quanto volea dicesse; onde prestissima-
mente così disse e propuose:
 [73] Perché molto e molto considerato sì hoe, men-
tre che alle vezzose donzelle co giovanetti danzando so-
Letteratura italiana Einaudi 121
Giovanni Gherardi - Il paradiso degli Alberti
nava, quanto è l amore e l effezzione de genitori verso i
loro figliuoli, e per molti segni conoscendo io qui essere
molti padri e madri, e veggendo li affettuosi sembianti
di ciascuno, m ha fatto dubitare assai di quello che pri-
ma sanza molta essaminazione affermativamente tenea;
[74] per che quello che al presente per me si dubita alla
vostra reverenza propongo: quale è magiore amore, o
quello del padre o della madre nel loro figliuolo  .
[75] Piaque molto a ciascheduno la proposta per Al-
lessandro fatta, e per più consolazione, chiarezza e dot-
trina diliberarono che, considerato questa era materia
da udire li ompenioni di più, imperò che tocava sì alle
donne come alli uomini, che chi volesse argomentare
per quella parte a llui piacesse, liberamente potesse.
[76] E così dissono e vollono che ssi seguisse per le
donne e li uomini, prima dicendo il maestro Luigi ad
Allessandro che quello che a llui pareva più ragionevole
si dicesse e cominciasse. [77] E così prestissimamente
fece e disse:
 Io per vostro comandamento quello che a voi pia-
cerà farò, come che le miei ragioni fatte si sieno, sempre
piaccendo avermi scusato parlare, e singularmente di-
sputando dinanzi a ttanti famosi dottori; ma l ubidienza
alla vostra paternità mel comanda e strigne di fallo. [78]
Dico adunche che io mi credo che sia magiore amore
quello del padre, e muovemi questa ragione: la sperien-
za delle cose è gran pruova di quello. [79] Noi tutto
giorno veggiamo i piccoli fanciulli rimasi sanza i padri
dalle madri essere abandonati e prendere nuovo marito
e quasi dimenticalli. Questo giammai si vide a uomo fa-
re; per che io inferisco la mia oppinione che l amore del
padre sia magiore che quello della madre verso i figliuo-
li. [80] Ancora considero un altra ragione, che l uomo
per sua natura è più perfetta cosa che non è la femina;
sendo cosa più perfetta, più perfettamente dee amare. E
così la ragione mi dimostra la mia conclusione essere ve-
Letteratura italiana Einaudi 122
Giovanni Gherardi - Il paradiso degli Alberti
ra. [81] Ben è vero che me l ha fatto dubitare la teneris-
sima affezzione che io ho veduto a queste madri avere e
dimostrare a questi loro figliuoli  .
Tacette dipoi Allessandro, e così in silenzio ciascuno
si stava e niente dicieno. [82] Il perché il maestro Luigi,
voltosi verso le donne, così dicea:
 Voi avete udito, prudentissime donne, quanto Ales-
sandro ha detto per la parte delli uomini arecando aqua
a ssuo mulino; e però farete benne a mostralli le vostre
ragioni, acciò che non avenga che per noÙlle sapere di-
fendere elli ottenga  .
[83] Era nella lieta brigata una venerabile e giovane
donna di grande intelletto e di costumi molto gentile, il
cui nome Cosa si era; a ccui le donne tutte vogliose dis-
sono che lle piacesse rispondere alle dette ragoini
d Alessandro. [84] Ed ella, che argutissima era, così di-
cea:
 Gloriosi padri e maestri, sì perché queste mie ma-
giori sirocche pregato me n hanno e sì ancora per ubi-
dirvi e piacervi, come per mostrare a Allessandro la sua
falsa oppinione, io dirò quello che a mme pare e certissi-
mamente tengo, non dubitando punto che lla vostra sa-
pienza determinerà e giudicherà la mia sentenza esser
vera: ciò è molto più teneramente le madri amare che
padri. [85] Dico adunche, rispondendo alle deboli ra-
gioni d Alessandro , e prima quando dice che lla spe-
rienza è grandissima pruova e che si vede molte madri
abandonare i figliuoli e non avenire ne padri simile co-
sa. Debesi più che non fa com-buona considerazione
questa ragione calculare e modificare. [86] La sperienza
certissimamente è gran pruova, o ella proceda per arte o
per natura, avegna che notricare i figliuoli per natura
procede, il perché i savi dissono, come voi sapete, che
ciò è ragione naturale; [87] onde generalmente chiaro
tanto si vede la cura del notrire i figliuoli più rimare nel-
le madri che ne padri, e non solamente nella spezie
Letteratura italiana Einaudi 123
Giovanni Gherardi - Il paradiso degli Alberti
umana ma in ogni spezie d animali, sì delli uccelli come
delli altri; sì che il fondamento d Alessandro molto più
fa per le madri che per li padri. [88] E pure se dire vo-
lesse l uomini togliendo moglie non lasciano né abando-
nano i figliuoli, ma sì le donne essere non così cosa per-
fetta regolarmente come l uomo per sua natura, il
perché capo di loro elli dee essere; e quando la donna si
marita, ella come a capo ubidire si dee e a llui ne va; la
qual cosa non adiviene sì delli uomini. [89] E non pos-
sendo elleno abilmente i figliuoli seco menare né tenere,
e perché il sesso femineo male puote stare sanza molto
aversità, singularmente in giovinezza, sanza guardia
dell uomo, però le madri quasi isforzate conviene loro
per lo meglio sì fare. [90] Ma non è dubbio che, non
ostante la seperazione da figliuoli, sempre elleno gli
hanno nell animo e come cosa certissima loro ferma-
mente si tengono. E questo con vostra pace si alla pri-
ma ragione detto e risposto.
[91] A l altra ragione, che dice che uomo per sua na-
tura è più perfetta cosa che la donna e per consequente
più d amore si hae, a cui io rispondo che a mme pare
che ll amare non solamente istia nella perfezzione, ma
più tosto nella affezione, come che nell uno o nell altro
stia. [92] Prosupognamo adunche che l uomo sia più
perfetto, com elli dice; non è però che sia verso i figliuo-
li con più affezione o amore. [93] E questo chiaro veg-
giamo non solamente nella spezie umana, ma quasi in
ogni spezie, quantunche piccola o vilissima sia e di po-
chissimo intelletto, amare con una esfrenata effezione i
loro figliuoli, non temendo la morte, anzi infierire verso
chi i loro figliuoli stimolasse o perire volesse, che più
non si potrebbe fare per omo o donna.
[94] Io per me certissima isperienza in questi giorni
veduta sì n hoe; ché, sendo uno nibbio calato e preso [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]

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